Attività fisica giornaliera totale e rischio di malattia di Alzheimer e decadimento cognitivo in persone anziane


Il legame tra misure oggettive dell’attività fisica giornaliera e malattia di Alzheimer incidente non è stato studiato.

Ricercatori del Rush University Medical Center a Chicago ( Stati Uniti ), hanno valutato l’ipotesi che una misura oggettiva della attività fisica totale possa predire la malattia di Alzheimer incidente e il decadimento cognitivo.

L’attività fisica totale quotidiana è stata misurata in modo continuo per un periodo fino a 10 giorni con tecnologia actigrafica ( Actical ) in 716 anziani senza demenza che partecipavano allo studio prospettico, osservazionale, di coorte Rush Memory and Aging Project.

Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a visite cliniche annuali strutturate inclusa una batteria di 19 test cognitivi.

Durante un follow-up medio di circa 4 anni, 71 persone hanno sviluppato malattia di Alzheimer.

In un modello a rischi proporzionali di Cox aggiustato per età, sesso ed istruzione, l’attività fisica quotidiana totale è risultata associata a malattia di Alzheimer incidente ( hazard ratio, HR=0.477 ).

L’associazione è rimasta dopo aggiustamento per attività fisiche, sociali e cognitive auto-riferite, così come l’attuale livello di funzione motoria, sintomi depressivi, condizioni di salute croniche e status allelico di APOE.

In un modello lineare a effetto misto, il livello di attività fisica giornaliera totale è risultato associato al tasso di decadimento cognitivo globale ( stima 0.033, SE 0.012, p=0.007 ).

In conclusione, un più alto livello di attività fisica giornaliera totale è associato a un ridotto rischio di malattia di Alzheimer. ( Xagena2012 )

Buchman AS et al, Neurology 2012; 78: 1323-1329

Neuro2012



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